LA PRODUZIONE MONDIALE
Il Prezzo di riferimento nel mondo va a influenzare anche quello Italiano, questo viene determinato dalla domanda e offerta di nocciole. La variabile che incide di più sui noccioleti è il clima. Estati troppo secche, gelate tardive o inverni troppo rigidi compromettono la produzione e ne fanno oscillare il prezzo. La gelata in Turchia del 2014 ne ha quasi dimezzato la produzione, stravolgendo i mercati che hanno raggiunto prezzi record, ne hanno beneficiato soprattutto i produttori Italiani che negl’ultimi anni, grazie a una buona produzione ed al prezzo alto, hanno raggiunto i risultati sperati da una vita. Ad ogni modo, la Turchia quest’anno ha ricominciato a fare la parte del leone con una produzione pari al 68% di quella mondiale, a questa si aggiungono i paesi emergenti Azerbaijan, Georgia, Spagna,Cile, Australia e Sudafrica, che grazie agli investimenti fatti dalla multinazionale Ferrero, hanno quasi raddoppiato la produzione. Questa situazione mondiale ha determinato la diminuzione dei prezzi a scapito dei produttori Italiani, che a causa degli eventi calamitosi cominciati con le gelate in Piemonte, e finiti con la siccità e il forte vento nel resto d’Italia, hanno determinato un calo della produzione di circa il 50% in pianura per arrivare all’ 80% in montagna. A questo si aggiunge l’attacco della cimice asiatica, in alcune zone del Piemonte, e la scarsa resa alla sgusciatura per le Nocciole Romane, che hanno determinato un ulteriore diminuzione di prezzo, Che dire oltre al danno la beffa per i produttori Italiani, che credevano di aver superato le difficoltà del passato. Gli scenari futuri sono all’insegna dell’incertezza, ma di sicuro la strada da seguire è quella della valorizzazione delle produzioni di qualità ; la Nocciola Giffoni IGP (Campania), la Tonda Gentile Romana DOP (Lazio), la Tonda gentile Trilobata IGP (Piemonte) nocciole a marchio permettono ai produttori di certificare le nocciole, garantendo la certezza della provenienza al consumatore garantendo una filiera tutta italiana. Un ulteriore sforzo deve essere fatto dalla politica, per creare degli strumenti che garantiscano degli aiuti ai produttori colpiti da eventi calamitosi.

Buone notizie giungono dai noccioleti dei Picentini e della valle dell’Irno dove la raccolta è ultimata quasi ovunque, grazie ad un marcato anticipo della maturazione.
Ottima la produzione con un + 40% rispetto allo scorso anno.
Buone notizie anche per quanto riguarda le quotazioni delle nocciole che hanno raggiunto un prezzo medio di 400 euro al quintale, che moltiplicato per i 70.000 quintali previsti porteranno nell’economia locale circa 30 milioni di euro.